#30DownTheWall – Vuemme presenta il 30° anniversario della Caduta del Muro di Berlino

L’hashtag è #30downthewall; la giornata evento di Vuemme sarà domani, 9 Novembre 2019; Le scene saranno mai viste, inedite, meravigliose; il nostro lavoro andrà oltre la musica; il mitico concerto del 1990 di Roger Waters con tantissimi ospiti leggendari sarà la colonna sonora. Ma tutti questi elementi si leggono in una sola parola: LIBERTA’.

Domani compie trent’anni la più grande manifestazione di democrazia e umanità, di progresso e di solidarietà, che il mondo abbia mai conosciuto dal secondo dopoguerra ad oggi.
Senza guerra civile, senza rivolte, senza violenza. Il Muro è caduto e basta, per il volere di ogni singola persona accorsa quel giorno a dire “BASTA” all’assurdità della Cortina di Ferro, dei totalitarismi, del fenomeno così disumano dell’issare barriere su barriere per dividere il mondo, anziché riunirlo sotto un’unica bandiera di pace e tolleranza.
Sono parole che ancora oggi suonano come un’utopia, come il sogno di un bambino troppo cresciuto; mero idealismo.
Quel giorno, invece, fu tutto vero.
Perché i tempi, e non solo il vento (come cantavano gli Scorpions), stavano cambiando.
E quando lo Zeitgeist prende il sopravvento, non c’è uomo politico, strategia militare, imposizione dall’alto che tenga: l’uomo si fa piccolo, infinitesimale, rispetto al volere del Tempo, e ne diventa parte, come atomi che compongono la materia.
Il 9 Novembre del 1989 si chiude un’epoca e se ne aprirà un’altra. Intendiamoci; non meno sanguinaria, sbagliata o infame.
Ci sarà la Guerra del Golfo, le guerre in Jugoslavia, il gas nervino nella metropolitana di Tokyo, la Guerra in Kosovo, l’11 Settembre, la scellerata caccia all’uomo in Afghanistan, la seconda improbabile Guerra in Iraq, lo spettro del terrorismo islamico dovunque, tra Londra, Parigi, Bruxelles, Barcellona, continuerà il massacro dei curdi, delle minoranze musulmane in Myanmar, le battaglie per un pezzo di terra tra India e Pakistan, l’impossibile conflitto in Siria che dura da quarant’anni, l’ingestibile situazione tra Israele e Palestina, eccetera, eccetera, eccetera…
In sostanza, ci saranno ancora milioni di morti. Soprattuto bambini. Perché sono sempre gli innocenti che ci rimettono per primi. Sono la prima linea di un conflitto mondiale che si riassume in una sola parola: interesse.
Che poi interesse sia sinonimo di “follia”, a questo punto è assodato.
Perché non si può mandare un bambino di sei anni in un cunicolo a cercare il Coltan in Kenya, con un fucile puntato alla testa da un carceriere pagato da un governo, pagato a sua volta da una multinazionale, la quale consente la produzione su scala mondiale di oggetti come il tablet con cui sto scrivendo questo articolo contro la violenza e a favore della pace.
Eh no, ragazzi, qui qualcosa non torna; è un circolo vizioso di cui siamo tutti parte e che ci piaccia o no, siamo tutti conniventi.
Oppure diventiamo protagonisti del nostro destino, con un martello in mano, e tiriamo giù un Muro lungo cinquant’anni di violenza e odio.
Berlino quel giorno è tornata a splendere, sotto il sole, sotto le stelle. Ma le persone, quelle ci sono sempre state.
Come quei giorni, nel 1962, in cui la NBC riprese clandestinamente delle immagini che oggi meglio ci fanno comprendere cosa significhi lottare davvero per la libertà: alla testa di Joachim Rudolph, un uomo apparentemente comune che dentro l’anima possedeva l’indole dell’eroe vero, un pugno di volontari scavò per mesi, sotto a quel maledetto Muro, per raggiungere la parte Est di Berlino.Pensate, fu ideato da due studenti italiani (ci mettiamo sempre lo zampino, quando si parla di libertà) :
Domenico Sesta e Luigi Spina. Ci riusciranno, tra mille difficoltà e tanto dolore; col sacrificio estremo che si compie per donare la libertà ai nostri simili. E’ il dovere più grande, perché è il diritto più grande.
Così, una volta raggiunto il seminterrato di un edificio nella Berlino sotto controllo sovietico, amici e parenti, affetti preziosissimi che non si vedevano da troppo tempo, si sono abbracciati, e hanno percorso il tunnel e sono fuggiti per sempre dal giogo del totalitarismo.
Qui non c’è bandiera che tenga. Di certo l’occidente non è il sogno di libertà di cui si fregia ogni giorno fingendo di combattere mostri crudeli, mentre con mezzi più meschini e subdoli fa morire di fame la gente dei propri paesi, costruendo una spaccatura, un muro sociale, cento volte peggiore del Muro di Berlino. E’ l’occidente “libero” che corre come una giostra impazzita e se tu ne resti fuori sei emarginato a vita, distrutto, espulso dal circolo vizioso della produttività ossessiva, dello stile di vita contemporaneo che serve solo ad alienare e corrompere. Ecco il capolavoro della libertà in occidente: basta guardare in casa nostra, non occorre andare lontano. Oppure in Cile, dove il vaso di Pandora si è aperto e tutto il liquame è venuto a galla.
Ma in quei giorni, potersi vestire come si voleva, mangiare una banana, circolare tra le nazioni, non essere spiati, ascoltare i Beatles, era impossibile a Berlino Est. La dignità veniva meno. E allora era necessario fuggire “fisicamente” da quei luoghi invivibili, marcescenti e putrescenti di sospetto, malafede, controllo. Era troppo.
E pensare che la NBC finanziò parte del tunnel pur di riprendere e documentare quel momento storico che ha salvato 29 persone ma è simbolo di tutti quei tentativi di fuga verso l’agognata libertà che sono culminati, dinnanzi all’impotenza dei regnanti, dei militari, degli aguzzini, nell’inevitabile Caduta.
Perché tutto cambia.

Per saperne di più sul tunnel del 1962 sotto al Muro di Berlino, clicca questo link di EuroNews, davvero interessante
https://it.euronews.com/2019/11/07/berlino-quel-tunnel-sotto-il-muro-che-permise-la-fuga-di-29-persone

Oppure guarda il nostro VUEMMEGIORNALE, e goditi il servizio dedicato a questa straordinaria storia!

Domani, preparatevi ad una giornata di musica, documenti, filmati, concerti UNICI!
VUEMME celebra i 30 anni dalla Caduta del Muro di Berlino con le note di THE WALL LIVE e di tutti quegli artisti che quel giorno suonarono fino all’alba, risuonando l’eco della libertà oltre i confini del mondo!

STAY TUNED
#30DownTheWall

9 Novembre 1989
9 Novembre 2019

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