Vuemme presenta: EDIZIONI OPEN

Tra un’avventura di Vuemme e un’altra, mi diletto a scrivere.
Cercando la vanagloria con l’ambizione tipica di un sedentario, ho setacciato in lungo e in largo l’oceano del web allo scopo di raggiungere l’apice del successo in qualità di narratore, sottoponendo all’attenzione degli internauti le mie opere.
Il successo, causa la dubbia qualità di ciò che scrivo, non è ancora giunto; ma la fortuna ha voluto che mi imbattessi in qualcosa di davvero sorprendente, decisamente migliore dei miei fumi di parole insensati: Edizioni Open: Scrittori Seriali.

Si tratta di un portale che…inutile che ci provi io, che sono terribilmente noioso: ci pensa invece il nostro amico Tiziano Pitisci , l’uomo che ha dato origine al fenomeno della Creazione di EO, dalla Genesi all’Apocalisse!
Lo abbiamo intervistato con grande interesse, tanta passione ma soprattutto tanto entusiasmo.
Coraggio, avanti Tiziano !

From the cradle to the grave, dicono i britannici neoclassici: come nasce Edizioni Open e quale sarà, se c’è, il fine ultimo di tale progetto
Tra le diverse motivazioni che hanno favorito la nascita di questo social network, c’è la presa di coscienza di un diffuso impoverimento del linguaggio, alimentato dalle scorciatoie offerte da immagini, emoticon e abbreviazioni che imperversano nell’internet e sulle App. Il 99% dei post pubblicati su altri network sono criptici e affidano alle foto o ai video il compito di esprimersi. Nulla di grave, ma ho sentito l’urgenza di offrire alle persone anche un contesto diverso, un ambiente in cui privilegiare le parole alle immagini, e così è nato un social network per scrittori (qualcuno direbbe l’ennesimo, ma questo ha delle peculiarità che lo rendono unico). Il fine ultimo di questo progetto è di sopravvivere a chi lo ha creato e diventare una community per scrittori gestita da scrittori.

Tiziano Pitisci si è lanciato da solo in questa avventura o ha dei compagni di viaggio tra i flutti e le tempeste dell’editoria online?
Il viaggio è cominciato da solo ma altri si sono aggiunti in corsa, fornendomi un aiuto provvidenziale. Attualmente il ruolo del leone e della leonessa sono svolti da Antonino Trovato e Micol Fusca, che mi aiutano a monitorare il network e a gestire una micro community che nel frattempo si è costituita su Facebook sotto forma di Gruppo. Ma sono in costante contatto con numerosissimi altri autori e autrici con cui ho continui confronti sulle iniziative da intraprendere e sulle migliorie da apportare al sistema.

1500 parole. Il dono della sintesi e altre abilità. Quali sono le caratteristiche vincenti di uno scrittore seriale?
Sul successo delle storie a puntate c’è una tradizione consolidata che parte da molto lontano, basti pensare ai romanzi d’appendice, alcuni dei quali scritti da giganti della letteratura, cito un nome per tutti: Dostoevskij e il suo Delitto e Castigo, pubblicato sul Il Messaggero russo. Questa modalità di elargire storie un poco per volta ha trovato la sua espressione più evidente e mainstream nelle moderne serie TV. Chiunque sia andato a lavoro con le occhiaie dopo aver trascorso una notte a consumare una puntata dietro l’altra sa di cosa parlo. Uno scrittore seriale di successo deve essere costante (io, ad esempio, non lo sono) e deve saper padroneggiare la tecnica del cliffanger, quell’espediente narrativo grazie al quale un episodio termina con una vicenda in grado di ingolosire il lettore e indurlo a passare all’episodio successivo. 

La forma del “LibriCK” è un’invenzione originalissima e avveniristica. Ma che cosa è un “LibriCK”?
Non è certamente un libro ma è qualcosa di più di un semplice post. Si tratta di un Libro quick, veloce da scrivere e da leggere. È un esercizio di creatività, di fantasia e di stile che consente all’autore di dar vita ad una vera e propria opera d’arte e al lettore di lasciarsi intrattenere da una lettura lampo.

Dove sta andando l’editoria? La carta è finita? La stampa è morta, come recitava Egon Spengler in Ghostbusters? Oppure c’è linfa?
 È naturale aspettarsi una flessione dei lettori. Se avessimo dalla mattina alla sera un libro in mano, probabilmente gli daremmo un’occhiata. In mano però abbiamo un telefono collegato ad internet ed un’infinità di forme di intrattenimento. Tra queste, si, ci sono anche gli ebook e i libri digitali online, ma devono spartirsi l’attenzione delle persone con altre tecnologie (principalmente i video). Penso che la letteratura potrà avere un futuro solo se riuscirà a conquistare i lettori attraverso un loro maggiore coinvolgimento in chiave social.

Ci siamo resi conto che “multimediale” non è più una parola attuale; il vocabolo contemporaneo è “crossmediale” e, specialmente dopo aver assistito agli ultimi Lucca Comics posso affermare che funziona alla grande. Anche Edizioni Open, con questa idea di assimilare lo stilema della Serie Tv al compendio narrativo della letteratura, si avvicina alla parola “crossmediale”. E’ una benedizione o una maledizione?
Si potrebbe parlare di convergenze parallele, e in questo la tecnologia (e un pizzico di fantasia) può favorire l’incontro e l’intersezione di settori diversi ancorché attigui. Le contaminazioni in generale sono un accrescimento. Su EO c’è la letteratura, il concept delle Serie TV, la possibilità di aggiungere video e immagini nei LibriCK, la condivisione sui social network, ecc…Alla base di tutta questa varietà di canali multimediali deve esserci però un contenuto valido che meriti di essere diffuso.

Dove vedi Tiziano e la sua nave Edizioni Open domani?
Navighiamo in acque salmastre, quelle biologicamente più interessanti, a metà strada tra dolce e salato, in cui proliferano specie curiose che si adattano per sopravvivere. Seguiamo con estrema attenzione l’evoluzione dell’editoria digitale e non è da escludere che un giorno accompagneremo gli autori alla pubblicazione o comunque verso una forma di gratificazione economica. 


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