Mia Martini, Mina, Fabrizio De André, Giorgio Gaber, Lucio Dalla, Fausto Leali…che bello tornare a scrivere di musica qui su Vuemme, dove le sette note sono il nostro linguaggio universale!
Ebbene, ieri sera, nella splendida cornice della Capannina di Franceschi a Forte dei Marmi, la melodia dei più grandi artisti italiani ed internazionali degli anni Settanta ha allietato gli ospiti di un grande evento benefico a sostegno del Centro Missionario Diocesano di Lucca, per proseguire e sviluppare il progetto “Figli del Villaggio” in Rwanda.
Organizzato dal Lions Club Le Mura in dinamica sinergia con ALAP – Associazione Lucchese Arte e Psicologia, il binomio cena/concerto in uno dei templi dell’intrattenimento nazionale è stato un autentico successo, raggiungendo e oltrepassando gli obiettivi di solidarietà e divertimento immaginati sin dalla sua ideazione.
Vero mattatore, nonché organizzatore puntuale e preciso, il Dottor Enrico Marchi; con nostra piacevole sorpresa, oltre alla presentazione dell’intero evento, si è dimostrato coinvolgente ed abile performer, cimentandosi in diversi brani, accompagnato dagli indiscussi protagonisti della serata, la GOMM Band (brillante acronimo di Georgia On My Mind, indimenticabile inno all’R’n’B di Ray Charles), eclettico assortimento di professionisti e artisti dal talento cristallino; una Big Band davvero travolgente!
Il climax di “Rime e Ritmi ’70” tuttavia è stato raggiunto prima, quando sul palco si sono alternati in successione tre artisti eccezionali, tre emozionanti musicisti che hanno saputo regalare all’incantato pubblico un’esperienza sonora che rimarrà nei cuori e nelle menti a lungo: gli unplugged di Giulio D’Agnello, Romina Malagoli e Patrizia Bisegna.
Il chitarrista D’agnello, dotato di una voce caldissima e confidenziale, ci accompagna in un viaggio nel cantautorato italiano attraverso Dalla, De André, Gaber, Gino Paoli e Battisti, in un “one man show” vibrante e intimo.
Il Maestro rimane seduto con il suo fidato strumento e viene raggiunto da Romina Malagoli; insieme danno vita ad un momento magico, come solo loro sanno fare. La voce celestiale e infinita di Romina, cullata dagli arpeggi virtuosi di Giulio, sono gli elementi di questo incantesimo che si chiama “Ancora, ancora, ancora” di Mina, e noi non possiamo far altro che applaudire rapiti.
Infine, è il turno di un’ospite di eccezione che giunge da Roma e sale sul palco trascinata dall’estasi dei presenti; tutti la chiamano a gran voce: è Patrizia Bisegna, affermata voce jazz che liscia come seta e leggera come la brezza di mare ci abbraccia con il suo cantato fine, delicato e onirico, tra le intime note della Bossanova e il ricordo da brividi di Mia Martini.
Come detto, finalmente torniamo alla musica, e che musica, signori!
E quando la canzone si amalgama alla solidarietà, si compie quella missione di intenti che il messaggio dell’arte ha il dovere di attuare.
Che ogni singola nota di “Rime e Ritmi ’70” possa arrivare ai cuori di ogni persona che con un gesto di generosità sappia dentro la propria coscienza di aver contribuito a sostenere un lavoro immenso, in Rwanda, dove i bambini orfani, affetti dall’AIDS o sieropositivi, ogni giorno lottano per la sopravvivenza e gridano la parola “dignità”.
In fondo, a cosa serve la musica se non a far vibrare le anime?
Grazie a tutti, non smettete mai di pensare che dovunque, nel mondo, c’è qualcuno come noi che ha bisogno di noi .